Torino Magica: forze bianche e forze nere

Torino Magica: forze bianche e forze nere

Torino, capoluogo del Piemonte, è nota in tutta Italia, ma anche all’estero, per il coinvolgimento diretto ed i contributi storici, artistici, industriali. La prima capitale del nostro Paese, fondata dalle popolazioni locali introrno al III a.C e divenuta presto colonia romana, è sopravvissuta fino ad oggi, trasformandosi passo dopo passo in un esempio di bellezza.

Ma Torino è apprezzata e amata anche per un altro motivo, decisamente più particolare: molti ritengono, infatti, che la città sia magica, attraversata da misteriose energie capaci di confluire in determinati luoghi sparsi fra le vie del centro.
Gli appassionati dell’occulto ritengono che il capoluogo piemontese sia al centro di ben due triangoli magici:
– Il triangolo della Magia Bianca, insieme a Lione e Praga. L’appartenenza a questo gruppo deriverebbe dalla presenza di porte in corrispondenza dei punti cardinali e al passaggio in città del 45° parallelo;
– Il triangolo della Magia Nera, con San Francisco e Londra. La posizione occidentale della città, vicina al punto in cui tramonta il sole, porterebbe Torino ad essere circondata dalle tenebre.

La Torino Magica è, quindi, caratterizzata da punti ricchi di energia, che ogni anno attirano tanti curiosi.
Fra questi, per esempio, Piazza Castello e, in particolare, Palazzo Reale e i suoi giardini – zona particolarmente positiva – le grotte sotto la città, come quelle in cui perse la vita Pietro Micca e in cui, pare, ci sia una strana concentrazione energetica, la Gran Madre ed il presunto luogo di sepoltura del Graal, Piazza Solferino e la sua Fontana che si affaccia sull’infinito ed infine la spaventosa Piazza Statuto, centro oscuro della città direttamente collegato al triangolo della Magia Nera. In questo caso, è facile comprendere la superstizione: Piazza Statuto si trova nei pressi del luogo in cui, anticamente, si ergeva il patibolo e venivano portate a termine numerose esecuzioni.
Non mancano, poi, leggende e miti che vorrebbero oggetti sacri e reliquie dal valore inestimabile, fra cui il Velo della Madonna, sparse per le chiese della città: insomma, Torino, con la sua storia particolare e la convivenza di elementi culturali diversi, ha sicuramente, ed involontariamente, alimentato tante credenze popolari.

I due elementi che, forse, hanno contribuito maggiormente ad aumentare la fama del capoluogo sono la presenza in città della Sacra Sindone (l’icona per eccellenza della Cristianità) e l’attività del sensitivo Gustavo Adolfo Rol (1903 – 1994): quest’ultimo era noto per le capacità telecinetiche, di bilocazione, di lettura del pensiero e di chiaroveggenza ed era apprezzato ed invitato in molti salotti “bene”. Lo incontrarono perfino personalità come Gassman, Agnelli e Fellini.
Il sensitivo, però, si rifiutò per tutta la vita di sottoporre i propri esperimenti a prove scientifiche e si esibì sempre davanti ad un pubblico selezionato (e privo di prestigiatori): un’altra leggenda o un vero sensitivo?