REGGIA DI VENARIA REALE

REGGIA DI VENARIA REALE

La Reggia di Venaria Reale, uno dei centri di interesse più visitati del Piemonte e di tutta Italia, è una delle Residenze Sabaude iscritte nel Patrimonio dell’UNESCO a partire dal 1997. Questa struttura, progettata inizialmente da Amedeo di Castellamonte e Michelangelo Garove per volontà del duca Carlo Emanuele II, venne iniziata nel 1658 e conclusa intorno al 1675, anche se alcuni lavori vennero continuati e ripresi fino al 1693: la scelta delle Valli di Lanzo dipese dalla finalità principale della struttura, originariamente utilizzata come punto di riferimento per le battute di caccia della famiglia. Fin da subito, però, la Reggia cominciò ad essere circondata da un piccolo borgo che, crescendo, decretò la nascita del comune di Venaria Reale, chiamato così per le finalità “venatorie” che avevano determinato l’inizio della costruzione (“Venatio Regia” è anche il nome latino dato alla residenza). La reggia subì alcuni danni durante i primi attacchi francesi, nel grande assedio del 1706 e poi durante il periodo napoleonico, ospitando prima Louis d’Aubusson de la Feuillade ed essendo, poi, utilizzata per scopi militari. In particolare, sotto Napoleone, le modifiche riguardarono l’eliminazione dei giardini e la loro sostituzione con una piazza d’armi e l’inserimento di una scuola di equitazione che presto ottenne prestigio in tutta Eurpoa (la reggia divenne il centro della Cavalleria Sabauda): il complesso andò presto verso un lento degrado, che continuò almeno fino al 1978. A partire da quell’anno, la Reggia passò alla Sopraintendenza per i lavori di restauro, che partirono ufficialmente nel 1998, con un investimento pari a 280 milioni di euro, e terminarono nel 2007, con la riapertura della struttura, convertita anche in...
IL CASTELLO DELLA ROTTA

IL CASTELLO DELLA ROTTA

Il Castello della Rotta è situato in una zona molto particolare del Piemonte: l’edificio sorge, infatti, fra la strada provinciale di Villastellone e l’autostrada per Torino, in una stretta pianura delimitata dai fiumi Po, Stellone e Banna (di cui, in origine, difendeva le sponde). Edificato nel IV secolo, il Castello della Rotta passò ai Savoia già nel corso del ‘500: il nome stesso “Rotta”, cioè capitolazione, potrebbe derivare dalla sconfitta che Tommaso di Savoia subì nella battaglia contro i francesi nel 1639. Nel ‘700 divenne deposito di armi e ospitò gli ultimi anni di vita di Vittorio Amedeo di Savoia, incarcerato nell’edificio dal figlio. Destinato ad una lenta ed inesorabile decadenza dopo la prima guerra mondiale, fortunatamente il castello venne acquistato da Augusto Oliviero negli anni ’70, passando attraverso un importante restauro. Ad oggi è ancora proprietà di privati. Il Castello della Rotta non è famoso solo per la sua posizione e per la storia, ma anche per leggende molto più inquietanti: si dice, infatti, che questo palazzo sia il più infestato d’Italia! Alcuni testimoni hanno affermato che, in particolare fra il 12 ed il 13 giugno, sarebbe possibile vedere fra gli altri, spiriti di un cavaliere templare morto durante una crociata, di un monaco murato in una delle torri, di una donna elegante e bionda (che, affacciata al balcone del terzo piano, avrebbe anche rivolto alcune domande ai passanti) e di soldati morti in...
BACCA BLU – AGRITURISMO IN PROVINCIA DI TORINO

BACCA BLU – AGRITURISMO IN PROVINCIA DI TORINO

Bacca Blu è l’agriturismo in provincia di Torino che offre ai suoi visitatori ampi spazi immersi nel verde delle colline di Bricherasio e ricette tradizionali della regione Piemonte: all’interno della struttura è possibile partecipare a pranzi, cene ed eventi dedicati a particolari ricorrenze ed eventi speciali, come matrimoni, battesimi  o anche momenti di ritrovo aziendali, durante i quali gustare ricette tipiche e prodotti a Km 0. Bacca Blu è, infatti, anche azienda agricola a conduzione familiare: da anni, diverse generazioni si alternano nella cura di serre, alberi da frutto ed animali, producendo in prima persona alimenti dall’ottima qualità, come succhi bio o marmellate particolari. Questi stessi elementi vengono aggiunti anche alle degustazioni organizzate dalla struttura e dalle feste a tema che Bacca Blu propone durante tutto il corso dell’anno: non mancano, infatti, serate dedicate esclusivamente agli antipasti, piuttosto che alle grigliate di carne o al fritto misto tipico piemontese, ma cene e pranzi vengono curati nei minimi dettagli anche per grandi festività come il Natale o il Capodanno. L’agriturismo propone, poi, anche diverse serate un po’ alternative e divertenti, come apericena speciali o cene “al contrario” per celebrare Halloween. L’agriturismo in provincia di Torino Bacca Blu viene apprezzato da chi frequenta la zona non solo per la varietà dei menù e le particolari manifestazioni, ma anche per la cornice naturale con cui rende diverso ogni evento: vigneti, uliveti e boschi circondano la struttura, dando al luogo un’atmosfera molto elegante e allo stesso tempo leggera, un’atmosfera capace di far letteralmente staccare la spina dal caos della vita quotidiana. Bacca Blu si trova, infatti, vicinissimo alle grandi città ed ai centri...
LA CHIESA DI SAN LORENZO

LA CHIESA DI SAN LORENZO

La Chiesa di San Lorenzo a Torino si trova nella centrale Piazza Castello, posizionata sul lato nord ovest, fra Via Palazzo di Città e Palazzo Chiablese. La struttura, a pochissimi passi da Palazzo Reale, venne ristrutturata e, poi, modificata per volere della famiglia Savoia: per questo motivo, è nota anche come Real Chiesa di San Lorenzo. LA CHIESA DI SAN LORENZO: LA STORIA La Chiesa di San Lorenzo nacque da una ristrutturazione della precedente Cappella Ducale di Santa Maria Ad Presepae, già nota come Madonna della Neve: i lavori vennero richiesti ed autorizzati da Emanuele Filiberto I di Savoia, anche chiamato “Testa di Ferro”. Emanuele Filiberto I aveva, infatti, vinto, insieme al cugino Filippo II di Spagna, la battaglia di San Quintino in Francia, fondamentale per concludere le Guerre d’Italia del XVI secolo: lo scontro si era tenuto il 10 agosto 1557, proprio nel giorno di San Lorenzo. Per celebrare quel momento, il Testa di Ferro fece, quindi, trasformare la cappella ducale, mentre Filippo II fece costruire un monastero a Escorial, a 50 Km da Madrid. Nel 1578 la Chiesa di San Lorenzo ospitò la prima Ostensione della Sacra Sindone, con la partecipazione dell’Arcivescovo Carlo Borromeo. GLI AMPLIAMENTI ED IL LAVORO DI GUARINI I primi ampliamenti della Chiesa di San Lorenzo iniziarono a partire dal 1634, ad opera dell’architetto Ascanio Vittozzi e di Carlo di Castellamonte. Guarini iniziò il suo intervento a partire dal 1667, modificando la pianta della struttura (da croce latina a pianta centrale), costituendo una forma ottagonale centrale racchiusa da un quadrato e giocando abilmente con luci ed ombre, dividendo quasi in “livelli” l’edificio, intimo e...
VILLA DELLA REGINA

VILLA DELLA REGINA

Villa della Regina, situata sulla collina torinese, è una delle Residenze Sabaude, inserite nella lista dei Patrimoni dell’UNESCO a partire dal 1997. Costruita nel corso del ‘600 (dal 1615) per volere di Maurizio di Savoia, prima cardinale e poi Principe d’Oneglia, progettata da Ascanio Vitozzi (coinvolto anche nella realizzazione di Palazzo Reale) e portata a termne grazie all’impegno degli architetti Carlo e Amedeo di Castellamonte, la Villa divenne prima dimora di Ludovica di Savoia (prendendo il nome di Villa Ludovica) e poi delle sovrane sabaude. In particolare, Anna Maria di Orléans, moglie di Vittorio Emanuele II, la elesse a dimora preferita, dove trascorrere il tempo e crescere i propri figli. Villa della Regina divenne, però, nota anche come punto di incontro di accademici e scienziati: Maurizio di Savoia utilizzò, infatti, alcune aree e padiglioni dell’ala est dell’edificio per organizzare riunioni fra personalità importanti del mondo della cultura e della scienza, dando vita all’Accademia dei Solinghi. La residenza subì, poi, un destino travagliato: inserita nel patrimonio imperiale nel corso dell’occupazione francese, divenne dimora di Napoleone, per poi passare ad un utilizzo come Istituto Nazionale delle Figlie degli Ufficiali coinvolti nelle Guerre di Indipendenza. Durante la Seconda Guerra Mondiale subì notevoli danni e, da lì, un lento declino, continuato fino al 1994: il restauro e la disinfestazione sono durati oltre 20 anni, permettendo la riapertura della Villa della Regina solo nel 2007 (e della vigna nel 2008). Oggi può essere visitata in ogni sua parte. VILLA DELLA REGINA E LE FONTANE Villa della Regina è preceduta da una piazza ellittica caratterizzata dalla statua di Nettuno (e altre 11 divinità fluviali) e...
MUSEO EGIZIO DI TORINO

MUSEO EGIZIO DI TORINO

LA STORIA E LA COLLEZIONE Il Museo Egizio di Torino nasce dall’impegno e dalle attività di diversi egittologi e appassionati italiani, coinvolti nella costruzione di un patrimonio culturale inestimabile, che fa del centro piemontese il secondo al mondo dopo quello del Cairo. Il primo ad inviare alla città reperti provenienti dall’Egitto fu, nel 1759, Vitaliano Donati, medico, archeologo e botanico originario di Padova: fu, però, a partire dalle campagne napoleoniche in Africa che l’Europa venne travolta da una vera e propria moda e da un bisogno di collezionismo. Bernardino Drovetti, console generale di Francia, raccolse oltre 8mila pezzi, venduti, poi, per 400.000 lire al re Carlo Felice: il sovrano unì questi tesori alla collezione di Casa Savoia, dando vita nel 1824 al primo nucleo del Museo. Alla fine del secolo, il direttore Ernesto Schiaparelli comprò altri pezzi, dando il via anche ad importanti scavi in Egitto: grazie al suo intervento, dal 1930 la collezione conta oltre 30mila pezzi, fra cui si possono ammirare, fra gli altri, sarcofagi, statue, amuleti, oggetti di uso comune e papiri. I reperti presenti all’interno del Museo Egizio di Torino sono testimonianze del periodo storico che va dal paleolitico (da 2,58 milioni a 10mila anni fa) fino all’epoca copta (cioè gli inizi dell’era cristiana): fra i più importanti ci sono la tomba di Kha e Merit, il tempio di Ellesija, il Canone Reale, il Papiro delle miniere d’oro e le statue di Iside, Sekhmet e Ramesse II.   DOVE SI TROVA? Il Museo Egizio di Torino si trova all’interno del Palazzo storico dell’Accademia delle Scienze, costruito nel XVII secolo ad opera di  Guarini. Dopo anni...