BACCA BLU – AGRITURISMO IN PROVINCIA DI TORINO

BACCA BLU – AGRITURISMO IN PROVINCIA DI TORINO

Bacca Blu è l’agriturismo in provincia di Torino che offre ai suoi visitatori ampi spazi immersi nel verde delle colline di Bricherasio e ricette tradizionali della regione Piemonte: all’interno della struttura è possibile partecipare a pranzi, cene ed eventi dedicati a particolari ricorrenze ed eventi speciali, come matrimoni, battesimi  o anche momenti di ritrovo aziendali, durante i quali gustare ricette tipiche e prodotti a Km 0. Bacca Blu è, infatti, anche azienda agricola a conduzione familiare: da anni, diverse generazioni si alternano nella cura di serre, alberi da frutto ed animali, producendo in prima persona alimenti dall’ottima qualità, come succhi bio o marmellate particolari. Questi stessi elementi vengono aggiunti anche alle degustazioni organizzate dalla struttura e dalle feste a tema che Bacca Blu propone durante tutto il corso dell’anno: non mancano, infatti, serate dedicate esclusivamente agli antipasti, piuttosto che alle grigliate di carne o al fritto misto tipico piemontese, ma cene e pranzi vengono curati nei minimi dettagli anche per grandi festività come il Natale o il Capodanno. L’agriturismo propone, poi, anche diverse serate un po’ alternative e divertenti, come apericena speciali o cene “al contrario” per celebrare Halloween. L’agriturismo in provincia di Torino Bacca Blu viene apprezzato da chi frequenta la zona non solo per la varietà dei menù e le particolari manifestazioni, ma anche per la cornice naturale con cui rende diverso ogni evento: vigneti, uliveti e boschi circondano la struttura, dando al luogo un’atmosfera molto elegante e allo stesso tempo leggera, un’atmosfera capace di far letteralmente staccare la spina dal caos della vita quotidiana. Bacca Blu si trova, infatti, vicinissimo alle grandi città ed ai centri...
CASTELLO DI CAMINO

CASTELLO DI CAMINO

Il Castello di Camino si trova nell’omonimo comune, situato in provincia di Alessandria e popolato da meno di mille abitanti: a dispetto di un numero così basso di abitanti, Camino è stata, ed è ancora oggi, protagonista di storie e leggende, al confine fra verità e finzione. La struttura venne costruita intorno al 1010 d.C., per volere degli Aleramici: la torre, di ben 44 metri, è una delle più alte del Monferrato ed ha permesso agli occupanti che si sono susseguiti nel corso degli anni non solo di osservare i movimenti nelle zone circostanti, ma anche di difendere la pianura ed i suoi abitanti: durante il XII secolo, uomini e donne coinvolti loro malgrado in scontri e battaglie potevano fare affidamento sulla protezione assicurata dalle alte mura del Castello di Camino, i cui resti sono ancora, in parte, visibili. La proprietà dell’edificio, appartenuta ai Vescovi d’Asti fino al XII secolo, passò ai Marchesi del Monferrato, per poi andare, a partire dal 1323, ai fratelli Tommaso e Francesco Scarampi: il castello venne loro ceduto, insieme all’investitura, da Teodoro Paleologo, all’epoca immerso nei debiti. Gli Scarampi furono proprietari del castello fino al 1950. Nel corso del XV secolo, il Castello di Camino divenne scenario di molte battaglie, soprattutto fra francesi e spagnoli, ma fu protagonista anche di una delle tante storie di fantasmi che circolano fra gli edifici della stessa epoca situati in Piemonte: secondo la leggenda, le mura del castello sarebbero abitate dallo spirito di Camilla, che si uccise per il dolore di aver perso il marito, Scarampo Scarampi, brutalmente decapitato nel 1494. Secondo un’altra versione, sarebbe proprio Scarampo Scarampi...
CASTELLO DI POLLENZO

CASTELLO DI POLLENZO

Il Castello di Pollenzo (frazione di Bra, in provincia di Cuneo), Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1997, fa parte delle residenze sabaude che si possono visitare in tante città del Piemonte: realizzato nel 1386 per opera dell’architetto Andrea da Modena e con il benestare del patrizio visconteo  Antonio Porro, dopo pochi anni subì le prime trasformazioni. Passato alla proprietà dei Marchesi Romagnano, infatti, l’edificio venne completamente rinnovato con l’inserimento di accorgimenti tecnici, materiali ed abbellimenti tipici dello stile già utilizzato nello stesso periodo  in altre città della regione, come Alba o Casale Monferrato. I cambiamenti più radicali vennero, però, progettati ed attuati sotto il regno di Carlo Alberto, che coinvolse una serie di professionisti ed artisti per eliminare quasi totalmente i riferimenti medievali ed utilizzare il più apprezzato e sfarzoso modello classicheggiante, con cui, poi, vennero modificati anche i giardini, il borgo e la piazza. Fra i nomi coinvolti nella trasformazione ci furono anche Pelagio Palagi, Ernesto Melano e Xavier Kurten. Le modifiche non riguardarono solo il Castello di Pollenzo: anche la Chiesa di San Vittore adiacente al palazzo venne completamente rivista e, con essa, la così detta Agenzia, oggi sede dell’Università di Scienze Gastronomiche e della Banca del Vino. In particolare, la Chiesa di San Vittore presenta degli interessantissimi dipinti del Bellosio ed un preziosissimo coro ligneo del...
LA CHIESA DI SAN LORENZO

LA CHIESA DI SAN LORENZO

La Chiesa di San Lorenzo a Torino si trova nella centrale Piazza Castello, posizionata sul lato nord ovest, fra Via Palazzo di Città e Palazzo Chiablese. La struttura, a pochissimi passi da Palazzo Reale, venne ristrutturata e, poi, modificata per volere della famiglia Savoia: per questo motivo, è nota anche come Real Chiesa di San Lorenzo. LA CHIESA DI SAN LORENZO: LA STORIA La Chiesa di San Lorenzo nacque da una ristrutturazione della precedente Cappella Ducale di Santa Maria Ad Presepae, già nota come Madonna della Neve: i lavori vennero richiesti ed autorizzati da Emanuele Filiberto I di Savoia, anche chiamato “Testa di Ferro”. Emanuele Filiberto I aveva, infatti, vinto, insieme al cugino Filippo II di Spagna, la battaglia di San Quintino in Francia, fondamentale per concludere le Guerre d’Italia del XVI secolo: lo scontro si era tenuto il 10 agosto 1557, proprio nel giorno di San Lorenzo. Per celebrare quel momento, il Testa di Ferro fece, quindi, trasformare la cappella ducale, mentre Filippo II fece costruire un monastero a Escorial, a 50 Km da Madrid. Nel 1578 la Chiesa di San Lorenzo ospitò la prima Ostensione della Sacra Sindone, con la partecipazione dell’Arcivescovo Carlo Borromeo. GLI AMPLIAMENTI ED IL LAVORO DI GUARINI I primi ampliamenti della Chiesa di San Lorenzo iniziarono a partire dal 1634, ad opera dell’architetto Ascanio Vittozzi e di Carlo di Castellamonte. Guarini iniziò il suo intervento a partire dal 1667, modificando la pianta della struttura (da croce latina a pianta centrale), costituendo una forma ottagonale centrale racchiusa da un quadrato e giocando abilmente con luci ed ombre, dividendo quasi in “livelli” l’edificio, intimo e...
CASTELLO DI GOVONE

CASTELLO DI GOVONE

Il Castello di Govone, situato in provincia di Cuneo, nasce come fortezza durante il Medioevo: solo alla fine del XVII secolo i Conti Solaro incaricarono Guarino Guarini di ampliare ed abbellire l’edificio, modificandolo notevolmente. Guarini ideò e disegnò alcuni cambiamenti, ma non portò mai a termine il progetto, passato quasi un secolo dopo nelle mani di Benedetto Alfieri: l’architetto partì proprio dai suggerimenti del predecessore e si impegnò nella ristrutturazione del castello. Nel 1792, l’edificio divenne proprietà dei Savoia, che, dopo il periodo napoleonico, lo utilizzarono insieme al Castello di Agliè come residenza estiva: la struttura rimase ai successori fino al 1870, quando venne definitivamente acquisito dal comune di Govone. Re Carlo Felice e la moglie Maria Cristina fecero apportare le ultime modifiche agli inizi dell’800: i cambiamenti compresero anche il vicino parco con giardino italiano. IL CASTELLO DI GOVONE: LA STRUTTURA Il Castello di Govone è noto soprattutto per la bellezza delle sale, alcune delle quali sono state affrescate da Vacca e Sevesi: in particolare, il salone da ballo presenta decorazioni riguardanti il mito greco di Niobe (una donna tramutatasi in marmo dopo la perdita dei figli, dovuta ad una incauta sfida alla dea Latona), mentre il salone centrale presenta la meravigliosa tecnica del chiaro-scuro trompe-l’oeil, grazie alla quale i visitatori hanno l’illusione di essere in presenza di vere statue e non di dipinti. Ulteriore elemento molto ammirato è lo scalone d’ingresso monumentale a due rampe. LE INIZIATIVE Il Castello di Govone fa parte di diversi circuiti, protagonisti di iniziative culturali molto interessanti: per esempio, dal 2007 fa parte dei “Castelli DOC” con Grinzane Cavour, Barolo, Serralunga D’Alba,...